domenica 13 giugno 2010

3° anno, Interior Design

Piazza Santa Trinita

Piazza Santa Trinita a Firenze è dominata dalla chiesa di Santa Trinita, dalla quale prende il nome. Fino al 1911 era indicata come parte di Via Tornabuoni, che la attraversa, e fu solo in quell'occasione che, grazie alla richiesta del marchese Filippo Corsini, la piazza assunse il nome odierno.



1.1 Storia
Un tempo zona isolata fuori dalla seconda cerchia di mura, dopo la fondazione della chiesa e del convento dei vallombrosani (XI secolo) fu in seguito inclusa nella cerchia del 1172-75. Con la costruzione del ponte nel 1252 diventò un importante crocevia della città in espansione.
La chiesa di Santa Trinita è una delle più importanti basiliche cittadine, appartenuta da 8 secoli all'ordine dei vallombrosani. All'interno, in una struttura di impianto ed aspetto prevalentemente gotico, grazie anche ai restauri novecenteschi, sono contenuti alcuni capolavori assoluti come la Cappella Sassetti, affrescata da Domenico Ghirlandaio e la Cappella Bartolini Salimbeni, affrescata da Lorenzo Monaco.

1.2 La piazza
Di dimensioni non grandi, la piazza conserva l'andamento irregolare degli spazi urbani medievali. La sua formazione è infatti strettamente legata all'insediamento religioso dei Vallombrosani, l'Ordine benedettino riformato da san Giovanni Gualberto. La riforma promossa dal santo fiorentino, fautore della lotta contro la simonìa dei vescovi di Firenze (ossia la vendita per denaro di cariche ecclesiastiche), si connota come lotta contro il potere dell'Imperatore e i soprusi dei potenti, a favore del popolo. Perciò le vicende delle origini del monastero di Santa Trinita, fondato nella seconda metà dell'XI secolo, corrono parallele alla nascita del nuovo Comune fiorentino e al suo progressivo affrancarsi dall'autorità imperiale. È il periodo della Contessa Matilde e della contesa con l'Imperatore Arrigo IV, nell'ambito della quale i Vallombrosani e la città si schierano con la contessa e con il papa Gregorio VII dando inizio al destino guelfo di Firenze. Nei secoli successivi la piazza e il complesso vallombrosano mantengono un ruolo centrale nella vita religiosa, culturale e sociale della città. Ne sono testimonianza i rimaneggiamenti architettonici della chiesa e la ricchezza dei suoi arredi pittorici, frutto della committenza delle grandi famiglie che nella piazza e nelle sue vicinanze costruiscono i loro palazzi.
2.1 Gli edifici principali del luogo
Chiesa di Santa Trinita
Palazzo Bartolini Salimbeni
Palazzo Buondelmonti
Palazzo Spini Feroni

2.2 Le foto della piazza





3.1 Gli spazi pubblici
Queste due immagini sono i effetti complessivi. Una è vista laterale, una è vista dall’alto. Ho disegnato sul computer, e con il mappa di Internet per ordinare la scala giusta, anche la misura è la dimensione reale. Questa piazza nel centro c’è una colona, sopra di colona c’è una scultura. Questa colona è più alta di altri edifici.



Qeuste due immagini sono per presentare la piazza.
La piazza, in centro c’è una colona più alta, intorno alla piazza ci sono gli alberi, lato degli alberi ci sono delle panchine.
Questa piazza sta centrale della strada, quindi per gli uomini possono passeggiare, riposare e rimanere un po’. Cioè il spazio di dare gli uomini per fare il riposino.
Alcuni attraersano la piazza, alcuni passeggiano con il cane, alcuni sedeno alla panchina fare qualcosa, alcuni giocano sulla piazza, ecc..
Qualche macchina passa intorno alla piazza. Vicino ai palazzi c’è il marciapiede, per passare delle pedoni.

I materiali:
Nella piazza, il materiale della pavimentazione è di marmo, così combattere insieme, quindi c’è la combinazione del modello.
Anche la colona è di marmo, di bianco.
Le panchine sono di legno, le gambe di panchine sono di ferro.



3.2 Gli elementi d’arredo della piazza
Una colona
Degli alberi
Delle panchine


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